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Maglia home lazio a maniche lunghe ed in perfette condizioni, senza alcun difetto o segno di usura. Il prodotto è stato realizzato, per la stagione 2001/2002, dallo sponsor tecnico Puma e dallo sponsor commerciale Siemens mobile. Personalizzazione con il numero 13 Nesta, taglia XL.

La casacca celeste della squadra laziale presenta lo stemma della società calcistica sul lato sinistro ed il simbolo dello sponsor tecnico Puma in blu scuro a destra, mentre al centro risulta ben evidente il lettering dello sponsor commerciale Siemens mobile. Il motivo celeste è interrotto da due inserti bianchi sui fianchi e dal logo della Puma presente su entrambe le braccia, nonché dalla toppa della Lega calcio della Serie A italiana sul braccio destro. Sul dorso della casacca a maniche lunghe vi è la personalizzazione col numero 13 Nesta.

Alessandro Nesta, soprannominato “tempesta pefetta”, è stato un abile terzino, nonché uno dei più forti difensori centrali della sua generazione. La sua crescita calcistica è avvenuta nella Lazio, dove ha vinto due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, un campionato italiano, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA.

La giacca prodotta da Diadora si presenta in buone condizioni, il tessuto conserva in linea di massima le caratteristiche originarie, a meno di piccole imperfezioni, non presenta opacità e decolorazioni.Taglia 56.

Modello tuta walk out, utilizzata dal calciatori della nazionale nei momenti pre gara. Si presenta dal colore tradizionale: l' azzurro, tonalità di un blu più scuro nelle maniche e colletto. Presente la cerniera integrale e le tasche laterali dotate anch'esse di cerniera. Le maniche sono caratterizzate dalla presenza di inserti in tonalità di blu più chiaro e una banda cucita " Azzurri", con tricolore e tre stelle. Frontalmente sulla destra è applicato il logo dello sponsor tecnico Diadora, mentre lato cuore cucito lo stella della Nazionale italiana.

Fu l'edizione dei Mondiali ribattezzata Notti Magiche in seguito alla canzone scritta per l'occasione e cantata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini e per via delle emozioni che l'Olimpico di Roma strapieno sapeva trasmettere a chi in tv, rimaneva incollato in trepidante attesa di un gol di Schillaci o di una prodezza del “padrone di casa” Giuseppe Giannini che avrebbe dovuto emulare gli eroi del passato.